martedì 11 gennaio 2011
La verità...
" Ci renderà liberi ? La verità non regala la libertà, ma mostra solo quanto essa sia lontana." [GM, 3.0]
giovedì 19 agosto 2010
Dei saggi famosi
"Non avete mai visto una vela che scivola sul mare, tonda e gonfia e vibrante per l'impeto del vento ?
"Non avete mai visto una vela che scivola sul mare, tonda e gonfia e vibrante per l'impeto del vento ?
Come la vela, vibrante per l'impeto del vento, scivola sul mare la mia saggezza - la mia saggezza selvaggia !
Ma voi, servitori del popolo, saggi famosi, come potreste venire con me !
Così parlò Zarathustra."
(Nietzsche)
domenica 4 aprile 2010
Pasqua
Il solenne equinozio della vita ed oso dove nulla di me avrebbe mai osato. E mi libero del peso di ogni dottrina e del fardello di un sapere che traccia confini per me ormai troppo angusti e della paura del non esser più me stesso. E fisso lo sguardo in un orizzonte che non conosco, muovendo in una realtà che si configura ad ogni mio incauto passo. E seleziono, aggregando la materia per una traccia che per quanto piùpossibile, se mai cedessi, mi impedisca di tornare sui miei passi. Per battere un passo che unisca e liberi da sentieri obbligati, che liberi per poter determinare.
E creo, e per un attimo vivo in un io sconsacrato che non avevo mai raggiunto.
sabato 20 marzo 2010
Il lato oscuro
Quanto di noi che non è ma venuto alla luce e che forse mai ci verrà. Silenzioso linguaggio che abita un’oscurità che gelosa ne trattiene le alternanze. Taciti contorsionismi che a volte bramano quella luce che darebbe loro un volto, una parola, ma anche violente ricadute nella buia e ritratta dimora del non esserci, del non senso di tutte le cose.
Oscillazione tra radicali estremi e spietata lontananza da un illusorio equilibrio.
Quanto abbiamo investito in quel lato di noi che esprime il visibile, e quanto pavido ripudio per l’altro che respira caotico nell’oscuro. Quanta paura ha consigliato a noi stessi di reprimere ciò che per sua natura sfuggirebbe alla domesticazione ed al giudizio.
È l’ignoto nascosto di noi, che si costringe nella sua precaria esistenza e che scalpitando con la sua selvaggia ragionevolezza a volte brama la sua ribalta, altre si ripiega nel profondo inconoscibile del sé.
Quale frattura nell’esistenza quando l’oscuro reclama la sua parte, irriducibile a nient’altro se non al suo lacerante urlo, parola mai detta, di una sofferta alterità vissuta nel medesimo.
Quale ingombro, quale pesantezza nell’esserlo, e quel pensiero poi, che timido ti sussurra la cruda incertezza di cosa sia in fondo vivere pienamente tutto te stesso.
Oscillazione tra radicali estremi e spietata lontananza da un illusorio equilibrio.
Quanto abbiamo investito in quel lato di noi che esprime il visibile, e quanto pavido ripudio per l’altro che respira caotico nell’oscuro. Quanta paura ha consigliato a noi stessi di reprimere ciò che per sua natura sfuggirebbe alla domesticazione ed al giudizio.
È l’ignoto nascosto di noi, che si costringe nella sua precaria esistenza e che scalpitando con la sua selvaggia ragionevolezza a volte brama la sua ribalta, altre si ripiega nel profondo inconoscibile del sé.
Quale frattura nell’esistenza quando l’oscuro reclama la sua parte, irriducibile a nient’altro se non al suo lacerante urlo, parola mai detta, di una sofferta alterità vissuta nel medesimo.
Quale ingombro, quale pesantezza nell’esserlo, e quel pensiero poi, che timido ti sussurra la cruda incertezza di cosa sia in fondo vivere pienamente tutto te stesso.
martedì 16 dicembre 2008
Magnificat
Magnificat è il canto del primo capitolo del vangelo di Luca con il quale Maria
ringrazia e loda Dio per aver benignamente liberato il suo popolo.
E' l'essenza ed il cuore della religione cristiana originaria,non corrotta dalle debolezze clericali istituzionalizzate. E' ricerca e cura di quell'equilibrio che dal caos ha dato origine al cosmos. E' il braccio forte che attende all'equilibrio in tutti i vari aspetti della manifestazione. Un emblematico frammento...
ringrazia e loda Dio per aver benignamente liberato il suo popolo.
E' l'essenza ed il cuore della religione cristiana originaria,non corrotta dalle debolezze clericali istituzionalizzate. E' ricerca e cura di quell'equilibrio che dal caos ha dato origine al cosmos. E' il braccio forte che attende all'equilibrio in tutti i vari aspetti della manifestazione. Un emblematico frammento...
Ἐποίησεν κράτος ἐν βραχίονι αὐτοῦ,
διεσκόρπισεν ὑπερηφάνους διανοίᾳ καρδίας αὐτῶν·
καθεῖλεν δυνάστας ἀπὸ θρόνων
καὶ ὕψωσεν ταπεινούς,
πεινῶντας ἐνέπλησεν ἀγαθῶν
καὶ πλουτοῦντας ἐξαπέστειλεν κενούς.
Fecit potentiam in brachio suo,
dispersit superbos mente cordis sui,
deposuit potentes de sede,
et exaltavit humiles;
es urientes implevit bonis,
et divites dimisit inanes.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai loro troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
venerdì 17 ottobre 2008
L'infinitamente piccolo
Riuscire a sentire il calore dell’infinitamente piccolo e sprofondare nell’infinitamente piccolo; lasciarsi andare, lasciarsi prendere e poi essere quelle manine, quel viso e poi, ... ascoltare, e vedere con quei piccoli occhi , essere quei piccoli occhi...
Lo contempli e l'infinitamente piccolo ti accoglie ti abbraccia, e ti culla, ti culla nella sua innocenza pura, e poi vibri con esso, e vibri con il principio di tutte le cose, e vibri con il principio di vita e poi ....., poi vorresti durasse, anche se senti che non sei più tu.
E poi torni e pensi, anzi senti, il non senso di tutte le cose.....
E' nell'infinitamente piccolo che si perdono i perché, è lì che si dissolve il difetto dell'uomo;
... è l'infinitamente piccolo che ti assorbe in un oceano di senso, è lì che conosci l'amore, è lì che vive e pulsa la Vita.
Forse è proprio così, che ciò che è così difficile da pensare, così difficile da dire, ... è poi così facile da vivere.
E' nell'infinitamente piccolo che si perdono i perché, è lì che si dissolve il difetto dell'uomo;
... è l'infinitamente piccolo che ti assorbe in un oceano di senso, è lì che conosci l'amore, è lì che vive e pulsa la Vita.
Forse è proprio così, che ciò che è così difficile da pensare, così difficile da dire, ... è poi così facile da vivere.
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