martedì 23 agosto 2011

" Se siamo riusciti a vedere il mondo in un granello di sabbia, il paradiso in un fiore selvatico, e a tenere l'infinito nel palmo della mano come ci insegnava W. Blake, allora non dovremmo tardare a sentire il principio primo della Vita stessa in ogni granello di vita." Make the connection.

martedì 11 gennaio 2011

La verità...

" Ci renderà liberi ? La verità non regala la libertà, ma mostra solo quanto essa sia lontana." [GM, 3.0]

giovedì 19 agosto 2010

Dei saggi famosi

"Non avete mai visto una vela che scivola sul mare, tonda e gonfia e vibrante per l'impeto del vento ?
Come la vela, vibrante per l'impeto del vento, scivola sul mare la mia saggezza - la mia saggezza selvaggia !
Ma voi, servitori del popolo, saggi famosi, come potreste venire con me !
Così parlò Zarathustra."
(Nietzsche)

domenica 4 aprile 2010

Pasqua


Il solenne equinozio della vita ed oso dove nulla di me avrebbe mai osato. E mi libero del peso di ogni dottrina e del fardello di un sapere che traccia confini per me ormai troppo angusti e della paura del non esser più me stesso. E fisso lo sguardo in un orizzonte che non conosco, muovendo in una realtà che si configura ad ogni mio incauto passo. E seleziono, aggregando la materia per una traccia che per quanto piùpossibile, se mai cedessi, mi impedisca di tornare sui miei passi. Per battere un passo che unisca e liberi da sentieri obbligati, che liberi per poter determinare.
E creo, e per un attimo vivo in un io sconsacrato che non avevo mai raggiunto.

sabato 20 marzo 2010

Il lato oscuro


Quanto di noi che non è ma venuto alla luce e che forse mai ci verrà. Silenzioso linguaggio che abita un’oscurità che gelosa ne trattiene le alternanze. Taciti contorsionismi che a volte bramano quella luce che darebbe loro un volto, una parola, ma anche violente ricadute nella buia e ritratta dimora del non esserci, del non senso di tutte le cose.
Oscillazione tra radicali estremi e spietata lontananza da un illusorio equilibrio.
Quanto abbiamo investito in quel lato di noi che esprime il visibile, e quanto pavido ripudio per l’altro che respira caotico nell’oscuro. Quanta paura ha consigliato a noi stessi di reprimere ciò che per sua natura sfuggirebbe alla domesticazione ed al giudizio.
È l’ignoto nascosto di noi, che si costringe nella sua precaria esistenza e che scalpitando con la sua selvaggia ragionevolezza a volte brama la sua ribalta, altre si ripiega nel profondo inconoscibile del sé.
Quale frattura nell’esistenza quando l’oscuro reclama la sua parte, irriducibile a nient’altro se non al suo lacerante urlo, parola mai detta, di una sofferta alterità vissuta nel medesimo.
Quale ingombro, quale pesantezza nell’esserlo, e quel pensiero poi, che timido ti sussurra la cruda incertezza di cosa sia in fondo vivere pienamente tutto te stesso.

martedì 16 dicembre 2008

Magnificat


Magnificat è il canto del primo capitolo del vangelo di Luca con il quale Maria
ringrazia e loda Dio per aver benignamente liberato il suo popolo.
E' l'essenza ed il cuore della religione cristiana originaria,non corrotta dalle debolezze clericali istituzionalizzate. E' ricerca e cura di quell'equilibrio che dal caos ha dato origine al cosmos. E' il braccio forte che attende all'equilibrio in tutti i vari aspetti della manifestazione. Un emblematico frammento...


ποίησεν κράτος ν βραχίονι ατο,

διεσκόρπισεν περηφάνους διανοί καρδίας ατν·

καθελεν δυνάστας π θρόνων

κα ψωσεν ταπεινούς,

πεινντας νέπλησεν γαθν

κα πλουτοντας ξαπέστειλεν κενούς.



Fecit potentiam in brachio suo,
dispersit superbos mente cordis sui,

deposuit potentes de sede,
et exaltavit humiles;

es urientes implevit bonis,
et divites dimisit inanes.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai loro troni,
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.




venerdì 17 ottobre 2008

L'infinitamente piccolo

Riuscire a sentire il calore dell’infinitamente piccolo e sprofondare nell’infinitamente piccolo; lasciarsi andare, lasciarsi prendere e poi essere quelle manine, quel viso e poi, ... ascoltare, e vedere con quei piccoli occhi , essere quei piccoli occhi...
Lo contempli e l'infinitamente piccolo ti accoglie ti abbraccia, e ti culla, ti culla nella sua innocenza pura, e poi vibri con esso, e vibri con il principio di tutte le cose, e vibri con il principio di vita e poi ....., poi vorresti durasse, anche se senti che non sei più tu.

E poi torni e pensi, anzi senti, il non senso di tutte le cose.....
E' nell'infinitamente piccolo che si perdono i perché, è lì che si dissolve il difetto dell'uomo;
... è l'infinitamente piccolo che ti assorbe in un oceano di senso, è lì che conosci l'amore, è lì che vive e pulsa la Vita.
Forse è proprio così, che ciò che è così difficile da pensare, così difficile da dire, ... è poi così facile da vivere.